martedì 29 luglio 2014

Green Lantern #21-22-23

Con l'uscita degli spillati mensili italiani si iniziano ad intravedere i primi tasselli delle puzzle che compone la trama ad opera di Robert Venditti sulle testate dei cavalieri di smeraldo (scrittore di Green Lantern e co-scrittore di Green Lantern Corps).
Il compito non è certamente facile e le aspettative sono alle stelle, avendo alle spalle l'immensa gestione Johns.

Di seguito ho voluto riportare una serie di argomenti commentati che mi hanno colpito e che reputo degni di nota per quanto riguarda i numeri #21-22-23 delle testate di LV (numerazione americana). Sconsiglio la lettura a chiunque non abbia ancora letto i suddetti numeri, mentre per gli altri, buona lettura!


Sin dalle prime pagine degli spillati ci viene mostrato il pianeta Oa in condizioni disastrose e così è anche il corpo delle lanterne verdi; coerente con quanto successo fino ad ora.
Ma i problemi per il quartier generale delle lanterne smeraldo non finiscono certo qui e iniziano a verificarsi i primi "malfunzionamenti" nella carica e nell'utilizzo dell'energia dello spettro emozionale verde. Veniamo a conoscenza del fatto che non sono le lanterne a generare i blackout, bensì le entità in esse contenute; queste sono affette da una malattia ancora non ben definita.
Il coinvolgimento delle entità sposta il fulcro del problema su un piano nettamente superiore, non trattandosi di un problema risolvibile, per quanto ne sappiamo.
Tutta la questione ci accompagnerà per svariati mesi nel crossover "Lights Out" (nome azzeccato eh?).
Ottimo inizio per la testata maestra!


I nuovi guardiani (per meglio dire, Guardiani Templari) mi sono sembrati più propensi ad esplorare e conoscere l'universo piuttosto che rimettere in sesto i cavalieri di smeraldo, quasi come fossero spaventati dall'enorme "Anomalia" che ci viene presentata.
Quest'ultima, inizialmente vista come un "contenitore di materia organica", racchiude al suo interno Relic, l'enorme losco figuro che sembra avercela a morte con il nuovo universo.
Che dire, indubbiamente la prima cosa a cui ho pensato è stata "cavolo, quello zainetto che si porta a spalle è troppo da Ghostbuster!". Vedere per credere!


Senza ombra di dubbio alcuna non è suo intento quello di catturare i fantasmi - grazie al cielo! - ma quello di assorbire le energie stoccate nelle lanterne ed estrapolare informazioni di vitale importanza per le sorti dei vari corpi intergalattici. Cosa ha esattamente in serbo? Come è nato e da dove giunge? Chiarezza sarà fatta nello spillato a lui interamente dedicato del Villain Month, Relic #23.1.


La nomina di Hal Jordan a capo del corpo da tutta l'idea di essere una soluzione temporanea e senza particolare rilevanza (basta guardare la copertina di LV #21 per notare lo sguardo non troppo convinto del cocciuto terrestre); ok alla non-cerimonia in pompa magna per il nuovo titolo, ma alcune pagine le avrei spese almeno per l'annuncio della nuova mansione al resto del corpo, dopotutto è un lavoro oneroso che pone sulle spalle del protagonista responsabilità non indifferenti!
Pensiamo per esempio al suo primo ordine come sovrintendente, ovverosia l'avvio della ricerca di reclute per il corpo liberando gli anelli del potere; questo porta nuove reclute sul verde pianeta, fresche fresche e senza apprendistato. Il vile attacco di Larfleeze che succede questi eventi non risparmia le nuove leve, che vedono immediatamente ridurre il proprio numero.
Hal non era a conoscenza dell'attacco, come tutti del resto, ma ciò non è sufficiente a lenire il dispiacere che lo affligge, sentendo il peso delle morti sulla coscienza.
La scena dove nell'infermeria di Oa nessuno è in grado di identificare la recluta deceduta è da brividi!

Hal Jordan non è l'unico coinvolto in un cambio di mansione sulle pagine del corpo di polizia intergalattico. Saalak, non essendosi accorto e non avendo denunciato i sotterfugi messi in atto dai vecchi guardiani cede il posto di ufficiale di protocollo, consigliando Kilowog come suo successore. La scelta del cambio di posizione non mi sembra delle migliori. Il nerboruto Bolovaxiano è sempre stato l'addestratore delle nuove reclute, ruolo che gli abbiamo sempre ricoprire; vederlo in una sala su uno sgabello non adatto alle sue dimensioni a dar comandi e dritte alle lanterne non mi ha convinto del tutto! In compenso Saalak sembra essere alle prese con una ricerca personale negli antri di Oa, nei quali è convinto di trovare degli oggetti interessanti appartenenti ai vecchi ometti blu.


L'introduzione del personaggio di Nol-Anj getta le basi per svariate storie che terranno occupati i nostri beniamini per parecchio tempo. La regina dei clan Prixiam, come si definisce lei stessa, fa ritorno al settore 0563 dove incontra alcuni brutti ceffi muniti di protezioni per le avverse condizioni ambientali in cui versa il pianeta. È troppo presto per poter avere un'idea su come evolverà la situazione e sul loro eventuale coinvolgimento negli avvenimenti sopra discussi. Molto curiosa la situazione della donna misteriosa, selezionata come zaffiro stellare nonostante i suoi propositi chiaramente malvagi; l'ennesimo malfunzionamento o scelta ponderata?
 

Tornando a parlare del grosso omone Relic, non appena ottiene le informazioni sui vari corpi e sugli spettri emozionali rapendo Kyle e "torturandolo" mentalmente, decide di attaccare il corpo delle lanterne blu. La scelta di iniziare l'attacco dalle innocue lanterne capitanate da Santo Viandante ha un duplice scopo: eliminare la speranza dallo spettro delle emozioni e interrompendo la possibilità di potenziare/indebolire gli altri eserciti, potere che solo le lanterne della speranza detengono.
La strategia d'attacco sembra essere stata ponderata per bene da chi "muove i fili" dell'intera faccenda e i primi effetti a cui stiamo assistendo sembrano essere...a dir poco devastanti!
A dir poco emozionante la scena del sacrificio dei commilitoni dello spettro azzurro! Ma non temete, la speranza sarà l'ultima a morire!

L'ultimo commento lo riservo per Ergann, nuova recluta del corpo che mi ha subito attratto per il suo particolare stile da viandante/sciamano. Spero di poter assistere all'evoluzione del personaggio fino alla vera e propria integrazione nelle fila del corpo.


Come prima "tappa" (sì, mi piacerebbe portare avanti questo progetto con cadenza regolare) ho preferito restare sul vago, non trattando nel dettaglio tutti gli eventi che si sono succeduti nei tre numeri dei mensili. È fatto di proposito, non si tratta di una guida, né tantomeno di un riassunto, bensì di commenti tematici e fatti raccontati per "fare il punto della situazione" step-by-step.

E lui? Impossibile dimenticare il nostro despota preferito Sinestro! L'ultima volta l'abbiamo lasciato tutto vestito chic in un giallo canarino che gli sta a pennello!
Scherzi a parte, sto fremendo per il ritorno dell'ormai cattivissimo korugariano a capo del corpo delle lanterne della paura; ti accoglierò a braccia aperte appena deciderai di ritornare!


Prima di chiudere definitivamente l'articolo ho "graficato" la valutazioni di due siti internazionali (IGN e Comics vine) che forniscono valutazioni basate su recensioni di utenti e componenti delle redazioni.
Purtroppo ho trovato solo alcuni dei dati e l'ultimo grafico appare incompleto. Le valutazioni sono da considerarsi informali e non rappresentano dati concreti, bensì li definirei "indici di gradimento".
Ultima precisazione riguarda le scale di valutazione: il sito IGN spazia da un minimo di "0" ad un massimo di "10", mentre comicsvine ha una scala 1-5. Non stupitevi quindi se le linee verdi non superano il 5!



mercoledì 9 luglio 2014

"C'è posta per te...Lion!"

Chiunque di voi abbia acquistato il primo numero di Batman del reboot non potrà non ricordarsi l'interessante iniziativa "Bat-Mail" lanciata da Lion Comics per i suoi lettori. L'iniziativa, ovviamente, mi ha subito colpito, in particolare l'idea di trovarmi d'innanzi all'opportunità di scrivere ai curatori della redazione per eventuali chiarimenti e critiche (chi di voi non l'ha almeno lontanamente pensato?). 
Ho pensato subito ad altre case editrici che tramite le pagine di posta hanno saputo interfacciarsi con il proprio pubblico tanto da farne il proprio personale punto di forza (basti pensare all'eterno Topolino o al grottesco Dylan Dog).


Riflettendo è da parecchio tempo che non vedo questa rubrica e - molto sinceramente - avevo dimenticato la sua esistenza! Pare sia scomparsa dalle pagine di Batman dopo soli tre spillati (due, se vogliamo essere precisi, poiché il numero uno aveva funzione informativa). Come è possibile che nell'arco di soli tre mesi un editoriale sul Cavaliere Oscuro, chiuda i battenti senza lasciare tracce?

I buoni propositi per incentivare l'utilizzo della e-mail (o addirittura della vecchia lettera cartacea) fanno onore alla Lion, ma l'enigmatica e brusca scomparsa non fa presagire nulla di buono. 

Questo mi ha portato a pensare a due possibili motivi: la mancanza di e-mail in ingresso e la "chiusura" della rubrica.
C'è poco da dire, o i lettori - dopo l'iniziale entusiasmo della novità - hanno gradualmente smesso di scrivere alla redazione che, in mancanza di materiale, ha chiuso la rubrica, oppure, ed è sicuramente meno plausibile ma non di certo impossibile, qualche motivo interno a noi sconosciuto ha indotto la casa editrice alla chiusura del servizio.
(Per curiosità personale ho scritto alla redazione della RW Lion chiedendo informazioni nella speranza che possano chiarire questa situazione.)

Ponendo ora in secondo piano la storia della "Bat-Mail", mi sono accorto che questo "esperimento fallito" ha messo in luce un problema fortemente sentito nel panorama di casa Lion: il rapporto con il pubblico.
All'inizio della pagina dedicata alle mail dei lettori si legge: 
"Ciao a tutti, fin dall'inizio dell'avventura Lion uno dei nostri obbiettivi è stato quello di avere un rapporto ravvicinato con i lettori. E nel terzo millennio la comunicazione più rapida possibile avviene sul web, dove infatti ci trovate facilmente [...]. Questa nuova partenza dell'universo DC ci da modo di realizzare un'idea che avevamo in mente già da un po'. così da permettere anche a chi non frequenta i social network di stringere un rapporto con noi: la pagina della posta. Ogni mese, sulla pagina di BATMAN, troverete l'angolo della BAT-MAIL. A qualcuno potrà sembrare uno strumento di comunicazione ormai superato, ma non è così [...].
Chiunque abbia un minimo di dimestichezza sa che sul web la Lion comics possiede (come sopra citato) svariati account sui più popolari Social Network e pubblica periodicamente svariati post che spaziano dalle "uscite mensili" alle "nuove realizzazioni".
Fin qui tutto bene, ma se si va a dare un'occhiata ai commenti degli utenti iscritti si apre un finestra colma di insulti, critiche, richieste e lamentele. 
Sono infatti molte le persone che si rivolgono alla casa editrice nella vana speranza di ricevere risposte e pochi sono gli eletti che possono vantare di aver ricevuto delle risposte soddisfacenti! 
Io stesso mi sono rivolto parecchie volte al servizio di posta elettronica della Rw Lion in cerca di delucidazioni su alcuni prodotti presenti sul sito ricevendo sempre delle non-risposte (la mail di risposta dopo giorni è giunta, ma il suo contenuto non chiariva assolutamente i miei dubbi).

In che modo una azienda può essere aperta al pubblico se gran parte delle richieste degli utenti viene ignorata? Dov'è il vero aspetto "social"?

È vero che la "vecchia generazione" di lettori usava le mail, mentre i giovani impiegano Facebook, Twitter, etc ma è anche vero che i fumetti hanno un pubblico molto variegato (grazie al cielo!); allora perché non sfruttare questa eterogeneità per creare una rubrica con i controfiocchi che integra commenti di Twitter, Facebook ed E-Mail? E perché no, ampliare l'iniziativa a tutte le testate del ventaglio editoriale?
O meglio ancora, anziché aspettare che sia il lettore ad interagire con la rubrica, cercare di proporre  temi e spunti di confronto?
Una pagina, rispetto alle consuete 72 di ogni spillato, con l'aspettativa di avvicinare il lettore e, perché no, fare pace una volta per tutte con il pubblico cercando di essere presenti per le evenienze dei singoli. 
È chiedere troppo?