martedì 25 marzo 2014

Lanterna Verde : l'addio di Johns


Lo spillato numero 23 (numerazione italiana) della testata "Lanterna Verde", uscito questo mese nelle edicole e nelle fumetterie, ha l'onere di sancire la fine per quanto riguarda l'abbandono di Geoff Johns come sceneggiatore e di Doug Manhke come disegnatore dei cavalieri di smeraldo, mentre ha l'onore di inaugurare il nuovo team creativo formato da Robert Venditti e Billy Tan che subentrerà dal numero 21.



La notizia è pervenuta con mesi di anticipo in Italia, dato il gap tra le pubblicazioni americane e quelle della nostra penisola, lasciandoci in trepidante attesa di leggere in quale modo sarebbe potuto finire quel "tutto" che Johns ha saputo abilmente plasmare in ben nove anno di gestione. 

Nonostante il mio approccio alla serie di Lanterna Verde si sia manifestato recentemente con il semi-reboot di casa DC "New 52", mi ci sono voluti pochissimi spillati per amare i personaggi e apprezzare le avventure che li vedono coinvolti (complice anche la visione del film del 2011).
Questo sempre crescente interesse mi ha indotto a recuperare alcuni tasselli fondamentali scritti dal factotum di casa DC, per meglio approfondire e colmare quelle lacune che periodicamente accompagnano la lettura dei fumetti (soprattutto per i nuovi lettori).
Personalmente stentavo a credere che una serie come lanterna verde, portata a così alti livelli da uno dei migliori sceneggiatori in circolazione, potesse permettersi tale abbandono; la vedevo più come una di quelle love story che durano "forever and ever" e nelle quali i protagonisti "vissero felici e contenti", così come i lettori!

Per non avere influenza alcuna, mi sono astenuto dalla ricerca e dalla lettura di commenti espressi dai lettori disseminati in Italia riguardo lo spillato #20 e, solamente dopo averlo letto, mi sono permesso di sbirciarne alcuni; come ogni argomento di una certa rilevanza, ho riscontrato pareri positivi e pareri in negativo.

Johns ha il difficile compito di scrivere la sceneggiatura di un numero decisivo, importante, un simbolo per gli appassionati, ed è consapevole del fatto che è difficoltoso accontentare tutti; lo fa in maniera professionale, passando il testimone nel più classico dei modi: non stravolge nulla, anzi! Ristabilisce alcuni equilibri che erano andati incrinandosi.

Racconta la sua gestione come una "storia dentro una storia", narrata da un fantomatico "bibliotecario" che risponde alle domande di una neo-lanterna, nella quale ogni lettore si può facilmente identificare, in un futuro non lontano; insieme consultano "il grande libro di Oa", un tomo gigantesco che racchiude tutte le vicissitudini del corpo e ci mostra una fine papabile (ma non la fine). 


Ciò che Johns ci fa capire è che il tempo nel quale ha avuto modo di scrivere per la testata di Lanterna Verde è relativo e non sarà né il primo, né l'ultimo a scriverne; l'ultimo messaggio che lascia a tutti gli appassionati è
"Nel giorno più splendente, nella notte più profonda...andrà tutto bene."
giuramento delle lanterne verdi, con un "andrà tutto bene" che innestato, quasi a voler rassicurare tutti i sostenitori della testata sul futuro della stessa.

Per quanto mi riguarda, è stato davvero un piacere leggere lo spillato: l'ho trovato intriso di eventi determinanti e di scelte fondamentali per giungere a "chiudere il cerchio" delle avventure da tempo lasciate incompiute ed incomplete (anche se non si tratta di tutte le avventure ovviamente); non mancano però i "colpi di scena" abbastanza prevedibili e sperati.
Concludendo non ho visto una netta sterzata nella trama, bensì una dolce discesa per quella che ha tutta l'aria di essere una "base" di sceneggiatura su cui il nuovo team creativo può lavorare senza fatiche e nel migliore dei modi.

Ora non ci resta che essere fiduciosi e attendere l'uscita del numero ventuno, nelle edicole e nelle fumetterie approssimativamente agli inizi del mese di aprile 2014.
E non dimenticate, andrà tutto bene! ;)